Se non sapete che cosa sia un weekend lento, o anche un viaggio lento, ve lo spiego con sole due parole: non organizzatevi. Decidere di fare un weekend lento significa scegliere il posto in cui passare il sabato e la domenica e prenotare solo la struttura in cui dormire. Per il resto dovete solo partire e lasciarvi ispirare dal posto in cui andate.
Oggi vi racconto del mio weekend lento a Volterra, città medioevale dove il tempo sembra essersi fermato.

Volterra è una città paese molto bella, conosciuta per la sua buona cucina, le sue bellezze storiche e per i Volturi. Sapete chi sono? Gli amanti della Saga di Twilight sicuramente si: si tratta della congrega di vampiri più potente del mondo, che, appunto, si dice abbia avuto origine nella città di Volterra.
Ho scelto Volterra per il mio primo weekend lento del 2020 per due motivi principali: il primo è che sentivo il bisogno di stare lontano dalla vita cittadina e dai luoghi affollati, il secondo è che avevo bisogno di muovermi. Infatti, Volterra la si gira e la si raggiunge principalmente a piedi. E’ una città in cui ci sono una marea di porte, portoni e portoncini che raccontano tutti storie diverse.
Weekend lento significa muoversi a piedi
Abbiamo dormito al Park Hotel Le Fonti, un bellissimo posto a conduzione familiare in cui il relax è di casa. Ha una bellissima piscina e camere silenziosissime. Questo hotel è posto a soli 10 minuti di cammino dal centro di Volterra ed è il motivo principale per il quale l’ho scelto: una volta parcheggiata l’auto il venerdì sera, l’abbiamo spostata di nuovo solo la domenica mattina per ripartire.
La vista è spettacolare e il personale molto gentile
E’ grazie alle ragazze della reception che abbiamo ottenuto la maggioranza delle informazioni su cosa visitare e dove mangiare. Perché alla base del weekend lento ci sono le informazioni prese da chi vive nel posto in cui si va. La conversazione, il socializzare con le persone del posto è l’elemento chiave che rende diverso la nostra permanenza in un luogo. E’ anche l’elemento chiave che ci permette di non organizzarsi e vive alla giornata, scoprendo sempre cose nuove e riscoprendo la possibilità di fidarsi del prossimo.
Grazie a loro abbiamo mangiato da Dio!
La sera del venerdì, dopo una sessione di lettura in piscina e una doccia calda, abbiamo deciso di fidarci delle ragazze della reception e abbiamo chiesto loro dove potevamo mangiare. La loro risposta è stata “A Volterra mangerete bene dovunque. Le osterie e lo street food fanno da padroni, ma la qualità prezzo è di alta qualità in ogni locale della città.” La sincerità delle due ragazze ci ha colpito a tal punto che non abbiamo prenotato e ci siamo incamminati su per la salita principale di porta all’Arco per farci un giro e fermarci dove più ci ispirava. Passeggiando siamo arrivati fino a porta Selci e abbiamo trovato L’Osteria La Pace, il mondo di Geppo.

Geppo è un oste d’altri tempi
Ci siamo seduti abbiamo iniziato a dare un’occhiata al menù. Specialità toscane con prodotti a km zero. Avevamo praticamente scelto, quando arriva Geppo e ci chiede: “Siete pronti ad ordinare? Ma prima lasciatemi dire cosa c’è di buono stasera!” E nulla, ha deciso lui per noi il menù. E meno male, perché abbiamo assaggiato cose che non avremmo scelto e non ci saremmo portati a casa l’esperienza di aver mangiato bene, come se fossimo a casa di Geppo, piuttosto che nel suo ristorante.
Gli incontri del nostro weekend lento non sono finiti li …

Il giorno seguente, dopo una bella colazione, ci siamo avventurati sempre a piedi per il centro di Volterra. Ci siamo fermati in un bar poco fuori, giusto a metà strada tra il centro e l’hotel. Li abbiamo incrociato un gruppo di ciclisti che parlava del mercato vicino al teatro romano. Ci ha incuriosito e, senza sapere nemmeno bene dove si trovasse, ci siamo avventurati alla ricerca del teatro e del mercato.
Durante la passeggiata abbiamo incrociato una rarità …

Cammina cammina abbiamo trovato il teatro e anche … una cabina telefonica! Erano anni che non ne vedevo una. Ed era pure funzionante! Di li a poco, abbiamo incontrato la zona del teatro romano e il famoso mercato. Ci è sembrato di fare un tuffo nel passato: bancarelle con oggetti antichi, il banco della frutta e verdura con le cassette di legno come quelle di una volta; insomma, un revival vero e proprio. Mi è sembrato di essere di nuovo bambina, quando andavo al mercato con la mia nonna per vedere qualche vestitino o comprare la frutta fresca per la merenda.
Siamo metà del nostro weekend lento
Dopo questa bella passeggiata intorno e dentro alle mura, ci era venuta fame (anche perché si era fatta l’ora di pranzo). Tornati in hotel abbiamo deciso che volevamo uscire dal paese e provare qualcosa di diverso, magari un’agriturismo. Questa volta in nostro aiuto è accorso tripadvisor che ci ha consigliato di andare in un’osteria a Mazzolla.
Mazzolla è un borgo in prossimità della strada provinciale che collega Volterra a Pisa circondato dalla campagna. Risale all’anno mille e per girarlo a piedi ti bastano 5 minuti. Un piccolo angolo di toscana al cui interno si trovano solo un B&B e la trattoria Albana.
Trattoria Albana è un posticino niente male
Intimo, curato nei dettagli campestri e silenzioso. Puoi mangiare fuori in veranda o ancora meglio all’interno nella loro cantinetta, dove non prende internet; quindi puoi anche distrarti per qualche ora da ciò che succede nel resto del mondo.
Come si mangerà secondo voi in questo posto? La risposta è che ci si mangia benissimo e le foto che vi posto di seguito lo confermano in pieno più della mia parola. Personale alla mano, gentile, educato. Ottimo rapporto qualità-prezzo, ma sopratutto di li abbiamo scoperto un’altra cosa legata al territorio Volterrano: la trippa la fanno più buona che a Firenze e il cinghiale sta bene anche col cioccolato fondente.
Weekend lento Volterra – Trippa alla Volterrana Weekend lento Volterra – Cinghiale in agrodolce con cioccolato fondente
Grazie alla Trattoria Albana ci siamo dovuti riposare per diverse ore
Rientrati in Hotel ci siamo presi quelle 2/3 ore per riposarci e smaltire la mangiata imperiale. Alle 18.30 circa, quando siamo scesi per saldare il conto, abbiamo di nuovo fatto due chiacchiere con le ragazze della reception. “Siete stati bene in giro per Volterra? Dove siete stati a mangiare?” Raccontiamo loro brevemente di Geppo e della scoperta di Mazzolla e loro aggiungono: “Ma non potete andar via senza aver mangiato un pò di street food!”.
E visto che cenare, si doveva cenare …

Siamo ripartiti a piedi alla volta del centro e l’abbiamo girato di nuovo in lungo e in largo. Camminando al tramonto scopriamo un percorso nuovo che ci porta in alto alla rocca dove ad un certo punto ci accorgiamo di non poter proseguire perché nella parte alta del paese c’è una zona militare off limits. Scendiamo di nuovo lungo le mura ed incontriamo il parco Enrico Fiumi, proprio sotto la fortezza Medicea appunto. Proseguiamo e di nuovo siamo in centro, ma stavolta, giunti in Piazza dei Priori prendiamo un vicolo lungo e stretto attratti da un cartello che dice “Lampredotto …”. Senza accorgercene siamo dentro ad un piccolissimo locale dal nome La Sosta del Priore. Al suo interno una giovanissima e simpaticissima ragazza prepara panini che sembrano essere spettacolari. Ne prendiamo due e ci sediamo fuori sulla strada, sopra le nostre teste un arco medioevale che collega due palazzi vicinissimi, tutti costruiti con pietre antiche. L’atmosfera è stimolante per la mente, quasi quanto il panino lo è per le papille gustative.
Torniamo in Hotel e già pensiamo al giorno dopo …
Il nostro weekend lento finisce così. A casa ci portiamo tante cose belle e curiose che abbiamo imparato, con la consapevolezza che la prossima volta in cui torneremo a Volterra incontreremo altre persone con cui parlare, altri posti in cui mangiare e altri vicoli e scorci fantastici da scoprire.
Ciao Alice, volevo farti i complimenti per questo articolo. Hai un modo diverso di mostrare ciò che vedi. Grazie anche per tutte le informazioni che hai dato: sono già stato a Volterra ma non l’avevo mai vista così, mi è venuta voglia di tornarci.
Grazie 😀 Sono contenta che il post ti sia piaciuto e che ti sia d’aiuto e sprone per tornare a Volterra. Sono stata benissimo e mi sono divertita un sacco, ci tornerei ora!
Volterra mi ispira molto, amo le cittadine medievali!
Cara Lucia, sono anche io un’amante delle città medioevali e Volterra mi colpisce sempre ogni volta di più.
Oh mamma, medioevo, lentezza e… i pici, la trippa, il cinghiale… ci voglio andare subitoooo! T_T
Esatto!! La parte culinaria del mangiar bene non è da sottovalutare 😉
Proprio quello che spesso faccio ip, quando possiamo all’ultimo minuto prendiamo e partiamo. Senza nessuna organizzazione e sono i viaggi meglio riusciti al io goduti
Bravissima Amalia 🤩 secondo me è così che dovrebbero essere vissute le esperienze in giro per il mondo, anche vicino casa.
Ma che bello! E’ la prima volta che leggo un articolo di viaggio molto personale.
Grazie Zelda 🙂 La mia idea di scrittura sta proprio in questo e sono contenta che traspaia da chi si sofferma a dedicare anche solo 3 minuti del suo tempo ai miei articoli. Grazie ancora, a presto ..