Oggi parliamo di visualizzazione e psicoterapia bioenergetica. Lo facciamo con gli occhi e l’esperienza di un’esperta del settore con cui ho il piacere di collaborare su uaumagazine.com: la psicologa e psicoterapeuta Anastasia Pelliccia.

Anastasia si occupa adotta come metodo la visualizzazione e la psicoterapia bioenergetica.
Da anni Anastasia lavora nell’area degli adulti e delle coppie, ma non solo: da qualche anno ha deciso di dedicare una parte della sua professione alla Pet Therapy. In questo ambito collabora con la Scuola Delfino di Pescia sia come Responsabile di attività e progettazione, sia come Coadiutore del cane grazie al mio collega speciale di nome Sun (un labrador retriever).
E’ una di quelle psicoterapeute che non si ferma di fronte a nulla e utilizza molte tipologie di percorso per seguire i suoi assistiti.
“Organizzo gruppi di incontro finalizzati al Benessere psicologico ed emotivo – racconta Anastasia. Per me la cosa importante è che la persona che arriva nella mia stanza di terapia possa sentirsi ACCOLTA/O, comoda/o, come se fosse tra le pareti di casa sua.”
La parola spazio è importante per lei perché è il posto che una persona si crea per potersi sentire libero “dove potersi concedere un con-tatto autentico con se stesso, senza doversi sentire in obbligo a rincorrere il tempo che scorre velocemente.”
Un altro esempio di spazio e di percorso che Anastasia utilizza per le sue sedute di psicoterapia è la visualizzazione. E’ talmente particolare come concetto che più che spiegarmelo, Anastasia me lo ha fatto vivere.
Trovate tutto nel video. Quello che non si vede sono le mie sensazioni, ciò che ho provato. Adesso, a posteriori, ho deciso di descrivervi qui su wonderland stories com’è stato per me vivere questa esperienza di visualizzazione attraverso il veicolo della Nuvola Bianca.
Faccio una piccola premessa: io, come del resto Anastasia, credo nella capacità e volontà di essere e sentirsi presenti in contatto con le proprie emozioni e vissuti personali. Perciò devo dire che mentre seguivo le indicazioni vocali della visualizzazione e della psicoterapia ad approccio bioenergetico ho avuto modo di far riaffiorare sopratutto un ricordo.
Sarà che sono giorni difficili, sarà che sono del segno del toro e ho un costante bisogno di muovermi e di stare a contatto con la terra e la natura, ma la prima cosa che ho visto appena entrata metaforicamente nella nuvola è stato il giardino di casa dei miei, dal quale si vedono le montagne.
D’inverno la montagna è spoglia e pian piano con la primavera gli alberi si riempiono di verde. Nascondono tutto quello che c’è sotto. Alla fine di settembre però alcuni boscaioli iniziano a tagliare gli alberi. Ripuliscono la vegetazione e preparano la legna per l’inverno che deve tornare. In quei giorni si vede un sentiero che sale. Non ho mai capito da dove parta, né dove porti, ma mi ha sempre incuriosito.
Anastasia alla fine mi ha chiesto: quali sono le 3 parole che ti porti dietro dopo questa esperienza?
Le mie tre parole sono Montagna, Taglialegna e Sentiero. Quello che ho capito è che la visualizzazione di Anastasia mi ha mostrato un percorso. Non so sè è quello che sto attraversando, oppure quello che vorrei o dovrei seguire. So che sono sulla strada, che la vedo chiara di fronte a me. Non so da dove sono partita e ancora non so dove sto andando, ma quello che vedo mi piace e mi fa stare bene.
“La presenza dona nutrimento non solo al nostro modo di essere al mondo – dice Anastasia – ma anche al vivere le nostre relazioni, ed imparare ad essere presenti con noi e con gli altri.”
Altri due valori che questa fantastica donna persegue sono l’Autenticità e la Creatività: “il primo è un elemento essenziale per essere trasparenti e spontanei nelle relazioni con gli altri – spiega Pelliccia – per non sentire il bisogno di doversi nascondere. Il secondo è l’ingrediente immancabile nella stanza di terapia che dona anima e corpo ai bisogni ed ai desideri più profondi della persona. Essere autentici significa essere pienamente in contatto con il proprio sentire e con la persona che abbiamo di fronte, mentre essere creativi significa concedersi l’opportunità per imparare a star bene, vivere al meglio la vita di tutti i giorni e le relazioni con gli altri ed in primo luogo con se stessi.”
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