Parte oggi ufficialmente la mia rubrica dedicata ai libri. Oggi vi porto in viaggio tra i borghi d’Italia, anzi, vi ci faccio portare da una persona più esperta di me: Andrea Petroni, travel blogger professionista.
Viaggio tra i Borghi d’Italia, il libro
“Lasciatemi cantare,
con la chitarra in mano,
Lasciatemi cantare una canzone piano piano,
Lasciatemi cantare
perché ne sono fiero
Sono un italiano,
Un italiano vero!” (L’Italiano – Toto Cotugno).
Nell’introduzione del libro di racconti di Andrea Petroni si cita questa e altre canzoni della nostra musica leggera italiana a dimostrazione anche della mission stessa del libro, ovvero raccontare l’Italia dal punto di vista di coloro che la vivono.
92 racconti di 92 Borghi dalla Valle d’Aosta alla Sicilia in cui si legge tutto l’amore che queste persone provano per la loro terra. Alcuni mi sono piaciuti più di altri – è ovvio – ma in generale l’atmosfera è proprio quella di un gruppo di italiani che si sentono legati al luogo in cui vivono.
In questo libro ci sono tanti spunti per riscoprire l’Italia, viaggiarci dentro ed imparare a conoscerla. In particolare questo libro insegna a visitare e riscoprire i borghi.
Cos’è il Borgo?
Per definizione è un centro abitato di media grandezza. Per antonomasia lo consideriamo spesso un luogo piccolo, abitato da poche persone, che molto spesso racconta tante storie attraverso le sue mura spesso antiche.
Diciamo che storicamente il borgo era un luogo fortificato: un piccolo castello all’interno del quale la vita era tutta concentrata in uno spazio ristretto ai fini della protezione personale (ovvio che si parla dei tempi del Medioevo).
Oggi, il borgo è la risposta alla nostra necessità di uscire e conoscere il mondo rispettando però le norme di distanziamento sociale. Sono posti tranquilli, poco frequentati, o quanto meno popolati, in cui si può passare del tempo di qualità con se stessi, o con la propria famiglia, riscoprendo la storia e acquisendo cultura.
Perché pubblicare un libro in viaggio tra i borghi?
“L’idea è nata agli inizi di marzo – mi racconta Andrea. A causa del lockdown siamo stati tutti costretti in casa tra la noia e la paura. Il turismo è stato il settore che ha subito forse le più grosse perdite e io da travel blogger mi sono chiesto “cosa posso fare per dare una mano al rilancio del turismo italiano?”, “come posso aiutare il viaggiatore a scegliere la meta delle sue prossime gite che saranno sicuramente influenzate dai rischi della pandemia?”. “Da dove ripartiremo a viaggiare?”. Ho pensato subito ai borghi, a quelle piccole realtà in grado di garantirci momenti più intimi, lontano dalle folle delle grandi città.

Di borghi nel corso degli anni ne ho visitati tanti: avrei potuto benissimo scrivere una guida basata sulle mie esperienze. Il periodo però necessitava di cuore ed emozioni forti, che effettivamente solo chi vive o ha vissuto un luogo è in grado di esprimere.”
Ecco perché Andrea ha pensato di coinvolgere i lettori del suo blog, i follower dei suoi canali social e gli ascoltatori del mio spazio settimanale su Radio Capital.
La scelta dei racconti è stata dura
“La scelta dei racconti è stata durissima – continua nel suo racconto Andrea. Sono stato aiutato da una commissione composta dalla casa editrice Flaccovio e da una giornalista/scrittrice. Per dare unicità al libro abbiamo voluto dare spazio ai borghi meno conosciuti rispetto a quelli più famosi. La copertina è invece un omaggio alla Lombardia, la regione italiana maggiormente colpita dalla pandemia.”
Perché proprio 92 borghi?
“L’idea iniziale – spiega Petroni – era quella di inserire 80 borghi, una media di 4 a regione, cosa che prima di lanciare l’iniziativa mi sembrava un’impresa quasi impossibile. Poi, con mia grande sorpresa, in un mese sono arrivati centinaia e centinaia di racconti e ne abbiamo scelti 92.

Ci sono regioni che hanno risposto con grande entusiasmo come ad esempio la Sicilia, la Puglia, la Toscana e il Lazio, e altre meno come ad esempio la Liguria, la Sardegna e la Lombardia (quest’ultima durante il lockdown aveva problemi ben più grossi del pensare a scrivere un racconto per un libro). Abbiamo cercato innanzitutto di bilanciare per quanto possibile il numero dei racconti per ciascuna regione, e alla fine abbiamo allargato la scelta da 80 a 92 inserendo i racconti che più avevano colpito il nostro interesse e la nostra curiosità, non solo come scrittura del testo, ma anche per le particolarità del borgo stesso.”
Un progetto che ha dato spazio a tutti coloro che amano scrivere e parlare della propria terra. E Andrea come ha deciso dove passare le sue vacanze con la sua splendida famiglia?
Le vacanze anti-covid di un travel blogger professionista
“Quest’anno ci siamo spostati solo in automobile (anche se per arrivare in Sardegna abbiamo preso il traghetto) e abbiamo alloggiato esclusivamente in appartamento.
In Sardegna e in Abruzzo nelle case vacanza di proprietà delle nostre famiglie, mentre in Puglia abbiamo affittato un bellissimo trullo nella campagna tra Ostuni e Cisternino. Vacanze con bimbo e cane al seguito. Un viaggio durato quaranta giorni in cui ci siamo divertiti tantissimo riempiendoci occhi e cuore di tanta bellezza.

L’Italia è un Paese meraviglioso e dobbiamo tutti impegnarci a conoscerlo e ad apprezzarlo di più, anche quando la pandemia sarà solo un brutto ricordo del passato. Abbiamo evitato luoghi particolarmente affollati: siamo stati solo in spiagge che ci garantivano un adeguato distanziamento e i borghi della Valle d’Itria li abbiamo visitati di giorno quando erano pressoché deserti.
Viaggiare si può anche in tempo di covid, basta seguire scrupolosamente le regole e avere rispetto per gli altri e per se stessi, cose che dovremmo fare anche in tempi non sospetti per il bene della comunità.”
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