Sono tornata dalla Via degli Dei. E’ stata un’esperienza provante, bellissima, riflessiva e sicuramente da rifare.

via degli dei
Dalla mia personale galleria fotografica sulla Via degli Dei – Questa è la guida di Simone Frignani che ho letto e consultato durante il cammino.

Ho capito molte cose, una tra tutte che ho ancora molte cose da imparare sul trekking e sui cammini. Per questo motivo ho deciso di scrivere degli articoli dedicati a tutti gli errori che ho fatto sulla mia personale Via degli Dei, raccontandovi anche le deviazioni di percorso che sono state necessarie per arrivare vivi alle varie destinazioni.

Capitolo primo: la Via degli Dei non è un semplice sentiero

Il primo punto che affronteremo oggi è che per quanto tu possa documentarti, leggere guide, vedere video o allenarti prima di intraprendere il tuo primo cammino non capirai mai in che guaio ti sei cacciato finché non ci sei dentro.

via degli dei percorso difficile
Dalla mia personale galleria fotografica sulla Via degli Dei – Panoramica del sentiero in prossimità del Monte Adone (Bologna).

La Via degli Dei non è un semplice sentiero da affrontare con leggerezza, anzi, lo descriverei come un continuo cambio di rotta e di strada: si passa dal sentiero sterrato a quello asfaltato in un batter d’occhio, le salite si alternano alle ripide discese in maniera costante senza lasciarti il tempo di capire se sei stanco e hai voglia di fermarti o se è meglio continuare per arrivare prima alla tua meta giornaliera.

Insomma, Non è un percorso proprio per tutti

Non sono la prima a dirlo, ma lo ribadisco: la Via degli Dei non è un cammino per tutti. Riassumerò questo passaggio con la storia di due viandanti incontrati durante i nostri 5 giorni. Loro sono due toste ragazze che avevano deciso di fare il cammino degli Dei dopo aver intrapreso quello di Santiago. Bene, loro stesse, a metà percorso, poco prima del confine tra l’Emilia e la Toscana hanno affermato “Non pensavo che forse un percorso per cyborg!”.

E anche i veri Cyborg sudano

Di questi fantomatici “cyborg” ne abbiamo visti diversi: persone che affrontano in solitaria il cammino caricando le loro spalle non solo dello stretto necessario. Infatti, abbiamo incontrato tantissimi camminatori con tende più grosse di loro trasportate per km e km sulle loro spalle insieme al loro zaino ricco di oggetti alla Macgyver e vi posso assicurare che li ho visti e sentiti sudare oltre le famose sette camice per raggiungere le cime dei monti o il fondo delle valli.

Consiglio per noi principianti

Cosa ho appreso da questi incontri? Che l’allenamento per fare un cammino è il cammino stesso. L’importante è non farsi prendere dal panico e mantenere la mente ferma. Un aiuto potrebbe essere quello di non intraprendere il cammino da soli se si è alle prime armi: una buona compagnia con cui confrontarsi e lamentarsi è l’elemento chiave che permette alla tua mente e al tuo corpo di non arrendersi.

Fate un corso di meditazione prima di partire

Un altro consiglio che posso darvi è quello di fare un corso di meditazione prima di partire. Per me è stato un aiuto grandissimo perché nei momenti più duri riuscivo a calmarmi con un mio mantra personale e ricordando il percorso svolto durante le lezioni di Natural-Mente con Anastasia Pelliccia sono riuscita vivere bene anche le tappe più dure, quelle in cui avrei sicuramente mollato se non avessi avuto questo aiuto psicologico.

Alla prossima settimana con il prossimo capitolo! Se anche tu sei stato sulla Via degli Dei o sei un viandante del mondo, scrivimi (trovi il pulsante nella home).