Oggi, per la categoria Wonderland Women intervistiamo un’attrice. Anzi, Teresa Federico è molto più di questo e lo stiamo per scoprire. Siete pronti? Continuate a leggere.
Teresa Federico… in due parole
Partiamo dalle basi e scopriamo come nasce l’artista Teresa Federico. Un’attrice di cinema e teatro, una cantante con una voce strepitosa. Ecco cosa mi ha detto di sé.

“Come nasco come artista? Bella domanda. Lo vorrei sapere anche io come è successo che io passassi giornate intere a inscenare spettacoli e concerti fin da quando ero piccolissima. Per di più in una famiglia di matematici e biologi con una fronte impronta agricola, e in una cittadina senza teatri o cinema. Me lo sono chiesto tante volte, e pure mia madre e mio padre ancora se lo domandano!! Forse è vero che certe cose sono così e basta (oppure sono adottata. Ecco a questo non ci avevo mai pensato).”
Teresa: mamma, attrice, cantante e autrice… Ma come fai a fare tutto?
O meglio, come ti organizzi quando sei sul set o quando devi esibirti dal vivo? Quali sono anche le difficoltà che hai incontrato diventando mamma, lavorativamente parlando?
“Il periodo storico, terribile, ha tolto molto agli spettacoli dal vivo, dandomi la possibilità dì dedicare molto tempo a mia figlia Maddalena. Ha anche lasciato spazio a molti pensieri che prima restavano coperti dal grande baccano che faceva la nostra vita di prima. Mi domando spesso se la scelta di questa gravidanza sarebbe arrivata proprio adesso oppure avrei continuato a posticipare all’infinito per poter rimanere “in corsa”. Anche la scrittura, cui ormai dedico molto del mio tempo, ha trovato finalmente il silenzio giusto. Non dico che questa pandemia è stata un bene, ma che ci ha costretti a fermarci, e che qualche volta questo è un bene.”
Teresa Federico mi racconta un aneddoto… sul set!
Sul set o in teatro, nel dietro le quinte, ne succedono di cose. Racconta ai miei lettori un aneddoto, una storia interessante: qual è il film o il progetto artistico che ricordi con piacere?

“Il film “c’è tempo” dì Walter Veltroni è stata l’occasione di lavorare finalmente con un mio grande amico, Stefano Fresi, con cui avevamo già condiviso palchi fugaci. Ma è stato sul quel set che ci siamo scoperti affini sia lavorativamente che umanamente. Una sera spostandoci dì location, era buio, e cantavamo in macchina io, Stefano, e Giorgio Piano (figlio di Renzo); ad un certo punto Stefano rallenta e d’istinto smettiamo tutti di cantare. Strizziamo gli occhi, nel buio delle strade Toscane, e mettiamo a fuoco al centro della carreggiata un cerbiatto che se ne stava lì tutto tranquillo a guardarsi intorno. Nella macchina eravamo tutti immobili, col fiato fermo. Dopo un po’ il cerbiatto si gira a guardarci, muove il musetto e se ne va. Non lo dimenticherò mai.”
Ma… non è finita qui…
“Vabbè poi una sera mi sono anche convinta di avere i pidocchi per avevo appoggiato un secondo la testa sull’erba in attesa di girare, e ho cercato invano dì costringere tutta la troupe a spulciarmi, ma vabbè quella del cerbiatto fa più scena e sembro una persona seria.”
Nuovi progetti all’orizzonte? Raccontami un po’ cosa bolle in pentola.
“Con il gruppo di sceneggiatura Le Dora, fondato con Camilla Galli e Maria Scoglio, stiamo lavorando a un cortometraggio in seguito alla vincita del concorso sceneggiatori della Regione Lazio. Con mio marito, il compositore Roberto Gori, sto ultimando le prime cinque puntate del podcast “Fare musica per il teatro” in cui ci saranno interviste e ospiti di cui ancora non posso svelare il nome. Per ultime, ma in realtà prime nel mio cuore, ci sono Ladyvette, le mie adorate, con cui stiamo preparando sia contenuti web che un nuovo spettacolo…”

Domanda di rito: segnalami 3 Wonderland Women!
“Questa è facile… Francesca Nerozzi, Valentina Ruggeri e… Chiara Baschetti, amica del cuore, ex top model e ora attrice dì talento conosciuta ad un workshop di recitazione in inglese. Ha tante cose da raccontare e un cuore enorme.”
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