Oggi torniamo sul tema viaggi lenti e sono lieta di dedicare l’articolo del mese di questa rubrica ad una città che amo da sempre per molti motivi. Oggi vi parlo di Taranto e della Puglia e lo faccio tramite la testimonianza della simpaticissima Federica del B&B La Serenata di Pietro.

Piccola premessa su Taranto

Perché sono tanto legata alla Puglia e in particolare alla città di Taranto? Perché mio marito è nato da padre tarantino che adoro e stimo moltissimo.

taranto leporano scorcio di mare
Uno scorcio della riviera salentina vicino Taranto.

Quasi ogni anno dal lontano 2006 facciamo una capatina nella terra della taranta ed è un appuntamento che attendo con ansia. Purtroppo dallo scorso 2017 non sono più riuscita a tornarci.

La città è cambiata e anche tutto ciò che le sta intorno. Così ho deciso di mostrare questa nuova realtà del sud che finalmente sembra aver capito le sue potenzialità tramite la voce di una tarantina DOC: Federica.

Taranto e i suoi Ori

Federica è una ragazza giovane e fresca. Ha studiato a Milano per poi tornare nella sua terra: la Puglia. “Taranto negli anni è cambiata e soprattutto adesso sembra che i giovani tarantini stiano cercando di darle nuovamente lustro. La mia città è piena di storia, di cose interessanti da fare, vedere e conoscere (non c’è solo il mare, anche se è uno dei mari più belli che ci siano).”

Taranto sta cambiando e non vedo l’ora di tornarci quest’estate con il mio bimbo al seguito. In particolare avrei voglia di visitare Taranto Vecchia che si sta modificando con un rilancio delle strutture da parte dei giovani che credono nel turismo.

“E’ una colonia spartana. Ricca di Ori, in tutti i sensi – spiega Federica. Taranto ha una storia antica conservata dalla città stessa e dal nostro Museo Archeologico. Il suo golfo è una colonia inestimabile di flora e fauna uniche nel mondo. Si possono avvistare delfini, capodogli, fenicotteri rosa e tartarughe. Una vera oasi.”

Purtroppo negli anni l’opinione pubblica ha raccontato solo fatti di cronaca spiacevoli, ma in questa città si nasconde molto altro. Come la sua necropoli, nascosta sotto il tessuto urbano.

“Visitare Taranto significa trovarsi a pochi passi dalla Valle d’Itria, a soli 60 km da Matera e a 30 minuti dalle Grotte di Castellana. Non a caso è definita anche l’ombelico della Puglia.”

La Serenata di Pietro: un progetto familiare

A Taranto si nasconde anche un piccolo gioiello dei miei amati viaggi lenti. Si tratta appunto della struttura di Federica: la Serenata di Pietro B&B.

taranto la serenata di Pietro B&B
La Serenata di Pietro è un posto bellissimo incastonato nella prima riviera salentina a Taranto.

“La Serenata di Pietro è un progetto nato nel 2016 – spiega Federica. Avevamo questa grande villa di famiglia. Un posto che abbiamo deciso di valorizzare con mio padre per dare vita ad un desiderio che nascondevamo da tempo nel cassetto dei nostri sogni. L’apertura del B&B è stata anche una rivalsa professionale e personale per me, che ho studiato comunicazione d’impresa a Milano, e per mio padre, che aveva chiuso la sua storica attività”.

Questo bellissimo posto incastonato nella prima riviera salentina è inserito nel progetto Slow in Italy. I rapporti familiari e l’idea del relax sono alla base della filosofia aziendale di Federica e della sua famiglia, che si impegnano per rendere il soggiorno dei loro ospiti unico nel suo genere.

“L’atmosfera che si viene a creare con chi passa da noi le proprie vacanze è un’atmosfera che va oltre il soggiorno e si trasforma in un rapporto che dura nel tempo. Ci mettiamo a disposizione per consigliare cosa fare, cosa vedere, ma soprattutto lasciamo che i nostri ospiti si godano il relax che la nostra terra ha da offrirli, tra mare, natura e buon cibo.”

Taranto è una città in crescita e chi ama i viaggi lenti non può non passarci almeno una volta nella vita. “Siamo entrati a far parte della community di Slow in Italy proprio nell’ottica di trovare persone che si affidassero a noi per le loro vacanze alla ricerca di un posto in cui poter stare con la famiglia e staccare la spina. I viaggi slow servono proprio a questo: a rendere la vacanza il momento perfetto per stare bene, un momento da inserire nei propri ricordi.”

Taranto, il lockdown e Slow in Italy

Come abbiamo visto più volte, la realtà virtuale di Slow in Italy da vita ad una relazione di mutuo aiuto tra host selezionati. Un tipo di viaggio tutto diverso dal solito alla scoperta dei luoghi e di se stessi.

C’è di più. Posti come quello di Federica hanno molto risentito dei vari lockdown. La stagione sembra essere salva, ma al solito nulla è certo.

Intanto coloro che lavorano nel turismo si sono adoperati per ristrutturare, migliorare e studiare la situazione e il progetto Slow in Italy sembra essere talmente forte che sta sovrastando mano mano applicazioni come booking.com

“Il turista medio 2020 è stato l’italiano e anche quest’anno sembra essere questa la tendenza. In generale abbiamo avuto anche ospiti dall’estero, soprattutto dalla Francia. Ma ciò che abbiamo capito è che il nostro ospite medio è affamato di relax e socialità familiare e noi siamo qui per questo.”

Non posso che essere più d’accordo. Se c’è una cosa che il covid ci ha insegnato è che dobbiamo imparare anzitutto a conoscere il nostro Paese e l’altro che vive vicino a noi, prima ancora di andare oltre e sconfinare in Europa o all’estero.