Eccoci. Sono tornata! Finalmente torno a scrivere due righe dopo uno degli eventi più belli che mai abbiamo segnato la mia vita: la gravidanza. Sono diventata mamma e le mie esigenze sono cambiate. Una tra tutte quella relativa ai viaggi.
Quest’anno con il piccolo Simone (ad oggi 2 mesi e 15 giorni) sono tornata a visitare la mia amata Puglia.
Ho tante cose da dirvi e qualcosina da consigliarvi se anche voi avete voglia di organizzare una vacanzuola con il vostro bebè. Andremo per gradi e – lo prometto – sarò piuttosto breve.
Puglia: dove andare
Sapete quanto ami i viaggi lenti, quelli organizzati per caso, molto spesso direttamente in loco. Ecco con un bebè le cose si fanno un tantino più complicate e l’organizzazione è di vitale importanza.
Se state pensando alla Puglia per una settimana lontano dallo stress cittadino quotidiano, vi consiglio di visitare Taranto e i suoi Ori. Ne parlavo già in un altro articolo (qui il link): Taranto è una città da scoprire, forse una delle più sottovalutate della Puglia.+

Noi abbiamo dormito a La Serenata di Pietro. Abbiamo scelto questo posto per diversi motivi; primo tra tutti la disponibilità della host Federica e del suo papà Pietro. Due padroni di casa eccezionali che ci hanno aperto le porte della loro bellissima villa appena fuori dal circuito cittadino di Taranto.
Federica e Pietro con la loro struttura fanno parte del circuito di Slow Stay in Italy, il circuito di host selezionati che propongono solo strutture in linea con tradizione, cultura e relax.
Si tratta di una proposta di vacanza diversa dal solito hotel, che per una famiglia secondo me è perfetta.
Puglia: cosa fare
Di cose da fare e da vedere ce ne sono molte. Mi limiterò ad indicarvi le mie preferite e a raccontare le cose che ho fatto quest’anno durante la mia vacanza.
Comincio col dire che quest’anno mi sono molto dedicata a rendere la vacanza il più vivibile possibile per il mio bimbo. Vi ho già detto della nostra sistemazione in B&B, praticamente a casa di Federica e Pietro. La nostra giornata tipo iniziava con una buonissima colazione fatta in casa e poi andavamo al mare.

La colazione in giardino a La Serenata di Pietro Il giardino della villa de La Serenata di Pietro Colazioni home made by Federica
Con un bambino è importante trovare uno stabilimento balneare con delle buone zone d’ombra. Posso dire che in Puglia ce ne sono diversi, ma che pochi sono a misura di bambino.
Sembra che si pensi soprattutto ad un turismo di coppia o tra amici. Un vero peccato perché il potenziale c’è tutto. Ad ogni modo, noi ci siamo rivolti al Sun Bay di Lido Bruno. Un ottimo rapporto qualità prezzo con una spiaggia ben accessibile anche ai bimbi.
Non siamo sempre andati al mare. Un giorno ci siamo presi una pausa per visitare la bellissima Ostuni.
Ostuni: città bianca
A soli 30 minuti da Taranto infatti dista la città di Ostuni, anche detta città bianca per le sue caratteristiche viuzze. Li ho avuto modo di trasformarmi in influencer per un giorno e farmi una foto alla famosa Porta Blu.
Non abbiamo però potuto visitare tutto il centro: troppe barriere architettoniche per la carrozzina di Baby Simo. Ci torneremo prossimamente.

Non abbiamo nemmeno potuto mangiare in centro città: nonostante il Covid a quanto pare in molti erano già in possesso della certificazione verde e i locali erano tutti pieni (stiamo parlando di un mercoledì). Ci siamo perciò riavviati verso Taranto e ci siamo fermati a Ceglie per mangiare cozze e orecchiette.
La Puglia, che mi piace
Tra le cose che adoro fare quando sono in Puglia – ma che non ho potuto fare quest’anno – c’è sicuramente una visita a Lecce e al bel paesino di Copertino.
Vicino c’è il lido di Porto Cesareo, molto caratteristico per le sue spiagge – siamo nel pieno delle Maldive del Salento subito dopo Punta Prosciutto. Non solo, vicino si trova il parco di Porto Selvaggio: una vera oasi verde che porta al mare e nasconde tante sorprese per chi ama le spiagge selvagge (appunto!).
Senza soffermarmi su Gallipoli, vi dico che se siete in Puglia vale la pena di continuare a scendere giù per il tacco della penisola per arrivare ad Otranto: porta d’Oriente.

Un vero e proprio colpo al cuore per chi come me ama le città che nascondono segreti che vengono dal passato e raccontano tante storie.
Un’atmosfera unica che avvolge il cuore e l’anima e non ti lascia più andare via.
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