Oggi voglio raccontarvi la storia di una Wonderland Women che seguo da qualche anno su Instagram e che proprio grazie ad Instagram ho avuto modo di conoscere (anche se per adesso solo virtualmente). Sto parlando di Naike Melotto, in arte @ilviaggiodiodette, ovvero una racconta storie con la mano d’inchiostro grazie alla sua Odette.

Chi è Naike?

“Mi presento facile: sono Naike Melotto, classe ’83, di Villafranca di Verona, dove attualmente vivo e lavoro. Ho frequentato il liceo scientifico e successivamente mi sono trasferita a Padova (città che amo) per gli studi in Beni culturali e storia dell’arte. Artisticamente il mio nome è sempre stato NAIM ENKEI (con tag NK), ma ormai mi conoscono quasi tutti con il nome di Odette.”

Ed è proprio così che ho conosciuto Naike: seguendo il viaggio di Odette sui social, illustrazione dopo illustrazione. Naike ha fatto della propria passione e del proprio talento un lavoro. I più romantici direbbero che ha realizzato il proprio sogno.

“La mia più grande passione è disegnare. Mia madre dice che sono nata con la matita in mano e quando a 5/6 anni mi ha chiesto cosa volessi fare da grande, la mia risposta è stata “la pittrice” e lei “ma non è un lavoro”!!! Perché in Italia, le persone credono che lavorare di creatività sia sinonimo di “perditempo e sognatrice”. Mito da sfatare assolutamente!”

Chi è Odette?

“Odette c’è sempre stata. Se sfoglio i quaderni delle elementari, già disegnavo una bambina con il caschetto e il collo più lungo del normale, anche se inizialmente aveva grandi occhi in stile manga giapponese. Ps: adoro l’arte del fumetto Giapponese e sono sempre stata “una nerd”. Leggo una grossa quantità di fumetti e guardo Anime e film d’animazione.”

Tra le altre passioni di Naike ci sono il cinema, l’arte e la letteratura: “In particolare, adoro il cinema di fantascienza anni 30, primo tra tutti “i viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola” … lo sanno in pochi, ma è da questo film che ho preso il nome per la mia pg Insta, nonchè per il mio progetto. Amo la street art e ci bazzico in mezzo perché ne condivido molti aspetti, primo tra tutti, quello di libera espressione e colore.”

In questa libera espressione di sé e del colore nasce Odette. “Esattamente. Odette non sono io, non è il mio alterego; la penso più come un’amica immaginaria o la sorella che non ho mai avuto. Il progetto è nato e ha preso forma lentamente, da sè, perché dentro di me ho sempre saputo che ero adatta per un lavoro creativo/artigianale.”

Esattamente 10 anni fa ho buttato giù queste brevi righe…

NAIM ENKEI – NK-

Odette è il mio personaggio principale, che ispira ogni mia creazione.
Perché?
Monet decide di dipingere in serie sempre lo stesso soggetto dal medesimo punto di vista ma in diversi momenti,
per dimostrare come questo possa suscitare ogni volta sensazioni differenti.
Si arriva così ai writers e agli artisti contemporanei che propongono il loro “simbolo di riconoscimento” con chiavi di lettura differenti.
Ecco perché disegno sempre lo stesso soggetto.

“Una cosa che ho sempre fatto è lavorare. Ho appreso in fretta e da molto giovane il significato della frase “le cose che ti guadagni hanno un valore diverso” e oggi mi definisco una donna che si sa destreggiare bene nelle difficoltà e con un grande spirito di sacrificio.”

L’arte del sacrificio (per così dire) che Naike ha ereditato dalle sue nonne (cosa in cui mi rivedo molto).

“Le mie nonne (altra componente fondamentale per me) mi hanno cresciuto con tutto l’amore possibile e trasmesso la MANUALITA’, il significato di FAMIGLIA e CASA, il rispetto per la TERRA e la NATURA e il valore dell’ AUTOPRODUZIONE… tutti capisaldi del mio “essere quotidiano” che continuo a coltivare, approfondire, cercare di trasmettere a mia volta, sensibilizzando con l’arte.”

Odette, un viaggio ancora in corso

“Odette è ancora il mio sogno nel cassetto. Non mi sento assolutamente realizzata, ma diciamo che sono riuscita a incanalare tutto il mio amore, la mia passione, la mia dedizione, i miei valori e il mio credo, in una direzione artistica precisa. Il mio viaggio con Odette è più che altro un viaggio artistico/sperimentale che concretamente e lavorativamente poi si è sviluppato anche in un viaggio fisico… Adoro girare per città, conoscere persone nuove e portare un pò del mio mondo nel mondo altrui. Da 3 anni mi sono concentrata in maniera “professionale” sul mio progetto.”

In molti credono che vivere d’arte in Italia sia impossibile al giorno d’oggi. E pensare che noi siamo stati il primo paese nel mondo a diffonderla l’arte proprio come valore intrinseco nell’esistenza di una persona. Noi italiani siamo (o forse eravamo?) esteti puri e risulta difficile pensare che al giorno d’oggi questo nostro estetismo non valga più nulla.

“Il mio “sogno” (che è quello di aprire un laboratorio tutto mio e quindi di dare un taglio lavorativo concreto alla mia professione/passione/dote) l’ho sempre visto come utopico…ma mai demordere! Ci sto quindi lavorando duramente. Senza limiti di tempo, da sola (eccetto quando si crea qualche bella collaborazione con qualcuno che stimo)”.

“Uno dei problemi di fare arte o artigianato creativo, in Italia, oggi, è proprio quello della riconoscibilità. E’ difficile sia essere riconosciuti come figure professionali, sia rendersi identificabili e avere una precisa direzione stilistica. Per me è fondamentale che l’artista stesso sia consapevole del “messaggio” che vuole trasmettere perché dietro a un bel disegno deve esserci un messaggio”.

Naike mi trova pienamente d’accordo: l’ artista deve essere in grado di esprimersi ed esprimere tutto il suo universo interiore, evitando di subire pericolose costrizioni o adeguamenti al pensiero comune. L’arte deve trasmettere emozioni, che non necessariamente possono essere uguali per tutti coloro che ne fruiscono, ma se non lo fa, se non evoca “un groviglio nello stomaco” che ci fa riflettere non è arte, è solo un bell’oggetto.

Naike e i social

“Al giorno d’oggi i social sono fondamentali per creare rete, altra cosa fondamentale per me. Cerco proprio questo ed ogni persona che “condivido, menziono etc.” l’ho conosciuta e ci ho parlato. Odio la superficialità in tutto, credo che internet sia un canale fortissimo di aggregazione e uno strumento che ci semplifica i rapporti, ma anche questo deve essere utilizzato con spirito critico e sostenuto dalla realtà e contatto diretto quotidiano. Instagram in particolare per me è un mezzo e non un fine.”

E quali sono le tue Wonderland Women di riferimento? “A questo proposito cito Daniela di “storie senza trama” una persona con una grandissima energia, voglia di fare, curiosità, e intelligenza. Adoro il suo progetto e il suo modo di comunicarlo. Come seconda scelta (ma non per importanza, la mia non è una classifica), Elisa – Secle Style – artista e coach creativa.”

La terza scelta di Naike è un’altra artista: Laura, in arte drawing Fish. Artista e artigiana creativa.

“Anche loro – come me – hanno scelto la via più difficile, meno remunerativa ma più felice; ovvero quella di vivere di quello che ti fa stare bene. Abbiamo scelto di ascoltare il proprio bambino interiore.”

Naike conclude con una frase davvero importante: “A questo punto vorrei dire che è importantissimo essere felici, riconoscere e credere nelle proprie attitudini, solo credendo in noi stessi, ce la possiamo fare e possiamo dimostrare che un mondo dove le persone fanno ciò per cui sono nate, senza inseguire il dio denaro, è possibile!”