Il titolo è quello del nuovo libro edito in self publishing della scrittrice Serena Brancatello. Non dirmi ti amo anche tu uscirà il prossimo 25 novembre, ma oggi 15 ottobre Serena presenta sui suoi social la Cover Reveal (creata da Debora Spatola).
Sapete che sono una romanticona
Chi mi segue su Instagram lo sa: sono una romantica amante del genere romance. Bazzicando su uno dei miei gruppi Facebook in cui ci si scambiano opinioni librose, ho incontrato il post di Serena e mi è venuta voglia di conoscerla meglio.
Non dirmi ti amo anche tu sarà un’esperienza nuova per la scrittrice, che nella vita corregge le bozze degli altri. “È qualcosa che, come la lettura e la scrittura, fa parte di me – racconta Serena del suo lavoro. Non è facile perché questa figura viene richiesta sempre meno, ma per come la vedo io, è un lavoro necessario se si punta alla qualità.”

Da dove nasce la tua passione per la scrittura? “E’ nata in seguito a quella per la lettura. Ho cominciato a scrivere durante l’adolescenza. Non credo che ci sia stato un fattore scatenante, sentivo la necessità di esternare i miei sentimenti e le mie emozioni. Solo grazie alla mia professoressa di italiano del liceo, ho capito che non era una cosa fine a se stessa , ma qualcosa da coltivare e far fruttare.”
Non dirmi ti amo anche tu: il libro
“Lei ha un solo obiettivo: recuperare il vinile della canzone che ballarono per la prima volta i suoi nonni e che li fece innamorare. Lui è un attore che fa affidamento sulla ricchezza di famiglia per fare ciò che vuole.” La trama del libro di Serena inizia proprio così e la prima cosa che mi sono chiesta è: da cosa nascerà il titolo?

Cerco sempre un legame tra il titolo e la storia, perché è grazie al titolo che scelgo se leggere o meno una storia. Grazie al titolo mi immagino cosa andrò a leggere e se è nelle mie corde lo acquisto e mi cimento nella lettura. Molto spesso il titolo mi ha delusa più del testo stesso, ma non sembra essere il caso di questo libro.
La premessa di questa storia è che un lui energico e solare possa riuscire a sciogliere il cuore di ghiaccio dell’eterea protagonista femminile. Andrà a finire bene? Lo scopriremo solo il prossimo 25 novembre, quando il libro uscirà in self publishing su Amazon.

“In realtà questa storia ha cominciato a farsi spazio nella mia mente e nel mio cuore durante il 2016 – racconta Serena. Avevo appena ripreso in mano la mia vita in seguito a un periodo molto buio. Non scrivevo da diverso tempo e decisi di rimettermi in gioco partecipando a un concorso nazionale, il Premio La Quara. Si chiedeva ai partecipanti di scrivere un racconto breve con protagonista la musica. Mio nonno, in quel periodo cercava disperatamente il vinile della canzone che ballò per la prima volta con mia nonna. Mi si è accesa la lampadina: ho capito che era quello che volevo raccontare. Ovviamente ho solo preso ispirazione da quell’episodio e da altri significativi che ho vissuto.”
L’esperienza self publishing di Non dirmi ti amo anche tu
“La prima cosa che mi sento di precisare in merito è questa: Il self publishing è adatto solo a chi è disposto a lavorare sodo – sentenzia la scrittrice di Non dirmi ti amo anche tu. Molti sono convinti che basti scrivere il libro, creare la copertina e caricarlo su Amazon. Non è così! Il self publisher si occupa di ogni singolo aspetto, anche e soprattutto del post pubblicazione. È un duro lavoro che prosciuga tutte le tue energie, ma se è ciò che ami fare, almeno alla fine ti sentirai soddisfatto.”
Qual’è la prima cosa da fare se si vuole pubblicare un libro in self?
“Per prima cosa scrivi il libro, lo invii al correttore di bozze, all’editor e ai beta readers. Tagli, modifichi, incrementi il testo. Una volta completato questo, dedichi le tue attenzioni alla copertina e all’impaginazione. Adesso arriva la parte forse più tosta: coinvolgere i lettori e organizzare la pubblicità.”
Serena è stata fortunata, me lo dice lei stessa, perché, editor e beta readers a parte, il resto della sua squadra è composto da volontari che hanno deciso di sostenerla nel suo progetto.” Di tutto il resto mi sono occupata io. Ho realizzato i teaser grafici, le card con gli estratti, ho contattato i Bookbloggers e Bookstagrammers richiedendo una lettura in anteprima per una recensione e cosa altrettanto importante, ho cercato di tenere viva l’attenzione dei lettori, svelando una volta alla settimana qualche curiosità sul romanzo.”
Il self publishing è passione
“Il self publishing richiede molta passione e lavoro, se si vuole raggiungere qualche risultato. Se non si è disposti a mettersi in gioco, a sacrificare il proprio tempo ed energie, è inutile cominciare. A fine giornata sono mentalmente e fisicamente distrutta, ma pienamente soddisfatta. In questi ultimi due anni ho imparato che un libro non si vende da solo e ormai siamo così sommersi da nuove uscite che se non siamo disposti a lottare, abbiamo già perso in partenza.”
Un consiglio per i nostri lettori aspiranti scrittori
“Traete ispirazione ed imparate da chi è più avanti di voi, io sto facendo così e vedo i risultati ogni volta sempre di più.”
Mi sento di aggiungere che leggere – leggere tanto – aiuti molti nella ricerca del proprio stile. Più leggi più la tua mente impara gli schemi letterari adatti al racconto delle storie che nascono nella mente di chi le crea.
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