Ed eccoci alla seconda puntata di #connesse, il progetto di Giulia del Rosso cui sono stata scelta come blogger ufficiale. Oggi vi racconto la storia di Rosaria de Caro, social media manager ma sopratutto influencer.

Che cos’è un influencer?

Una volta nel settore marketing si chiamavano opinion leader. Si tratta di persone, o meglio personaggi popolari che hanno la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti. Questi utenti in particolare sono tutti potenziali consumatori, quindi la figura dell’influencer s’inserisce nell’ambito delle strategie di comunicazione e vendita di un prodotto.

Il grafico che spiega la gerarchia degli influencer

Rosaria fa parte della fascia Micro-Influencer (qui sopra vedete la foto del grafico che spiega bene le categorie di questo settore). Si occupa di lifestyle, ma la sua è una storia di studio, passione e sudore alla ricerca di uno spazio nel web in cui comunicare.

Rosaria de Caro, giovane SMM

“Mi presento: sono Rosaria, ho 28 anni, abito in toscana e sono una social media manager. Lavoro sopratutto con e su Instagram come Micro-influercer, ma prima ho cercato un mio spazio sul web aprendo un blog nel 2013. E’ nato tutto da li: un gioco che alla fine è diventato una vetrina per il mio lavoro. Parlo un pò di tutto, basta che mi piaccia e che sia in linea con ciò che sono e che faccio. Forse è per questo che alla fine mi definiscono una lifestyle blogger: mi racconto con trasparenza giorno per giorno.”

Rosaria de Caro per il progetto #connesse

Rosaria non ha intrapreso un corso universitario per intraprendere questo mestiere, ma si è impegnata studiando in autonomia e frequentando corsi specializzati di social media management. “Dopo l’apertura del blog, stando sul web giorno dopo giorno, anno dopo anno, ho capito che quella era la mia strada. Nessuno s’improvvisa, per questo ho deciso di studiare ed ho cercato e frequentato corsi specifici che mi dessero le basi per iniziare il lavoro di social media manager”.

Con gli anni, man mano che seguiva i suoi clienti nelle strategie di comunicazione dei loro prodotti, Rosaria ha costruito la sua presenza on-line. Una presenza chiara, molto comunicativa, tanto che ad oggi ha più di 10 mila followers che giornalmente la seguono per scoprire e testare i suoi consigli.

Quando il blog non basta

Rosaria ha anche un canale youtube. “Ho iniziato anche li diciamo per sport: scrivere non mi bastava più e mi sembrava che il contenuto video potesse ampliare le mie possibilità in termini di visibilità. Inoltre, era un servizio in più che potevo offrire ai miei clienti per mostrarsi al loro target di riferimento. Devo ammettere che inizialmente non è stato per nulla facile. Su youtube ci vuole precisione e costanza per creare ed affiliare il proprio pubblico. Alla fine ho riportato tutte le mie conoscenze video realizzando storie video su Instagram e qualche video su Tik Tok.”

Youtube è sicuramente un canale che al giorno d’oggi è utilizzato per comunicare in maniera più completa con il proprio target. Attraverso la costruzione di un video si può riassumere una tecnica, penso al caso dei food blogger ad esempio che oltre a pubblicare la ricetta mostrano anche come realizzarla. Ma il pubblico sta diventando sempre più esigente in fatto di tempistiche. Non stupisce infatti che i video più seguiti, sopratutto per alcune categorie, siano quelli di Tik Tok o di Instagram: si tratta di video brevi, concisi spesso spiritosi, che colpiscono l’attenzione dello spettatore.

Il lavoro dell’influencer

“Io mi definisco Micro influencer anzitutto per i numeri – ho 10,3 mila followers, ci sono influencer che ne hanno molti più di me. Ma la questione dei numeri non è importante. I numeri sono solo numeri, la differenza la fanno le collaborazioni, i contenuti e le interazioni che hai con gli utenti che ti seguono.”

Rosaria durante uno dei suoi viaggi recensiti sul suo blog

Rosaria negli anni ha effettuato collaborazioni molto interessanti non solo nel campo del make up e del fashion o ancora del travel. Uno dei suoi progetti che mi è piaciuto di più è quello che l’ha vista lavorare con Miriam Rossi, una mental coach e psicologa clinica e dello sport con cui hanno realizzato un video corso gratuito dedicato al rapporto genitori, figli e social. Un Mini corso online in cui capire come gestire i social con i più piccoli. “Le collaborazioni con gli esterni sono importanti, anzi direi fondamentali. Collaborare con Miriam è stato bello perché è stato un momento di accrescimento personale oltre che un’ottima vetrina per far conoscere il lavoro di una mental coach.” 

Cosa significa per te connessione?

La prima parola che mi viene in mente è collaborare, condividere. Quando si lavora nel digitale si fa un lavoro creativo, in cui si creano nuovi contenuti si crea sempre qualcosa di diverso che ci rende più forti e ci permette di comunicare in maniera chiara e trasparente. Creare nuovi contenuti con altre persone significa connettersi con cose nuove, imparare cose nuove e condividere contenuti migliori e di qualità”.