Terzo appuntamento della settimana con le protagoniste del progetto #connesse di Giulia del Rosso. Oggi vi parlo di Michela Mattei che di professione fa la graphic designer. Cosa vuol dire lavorare nel mondo dell’industria grafica oggi con i social che fanno da padroni su ogni mercato? Scopriamolo insieme.

Chi è il Graphic Designer?

In poche parole è il progettista della comunicazione visiva. È un creativo che impiega la sua tecnica in tutto ciò che è visivo nella comunicazione: dal packaging alla grafica di un film, dal logo di un nuovo prodotto al design di un marchio di tendenza.

Lavorare in questo mondo significa essere ad un passo dall’essere artisti 2.0 perché si devono avere idee visive d’impatto e al tempo stesso chiare e trasparenti. Michela Mattei è decisamente una tipa creativa che ha scelto di fare la graphic designer per vocazione. Chiamata che le è arrivata all’età di 21 anni quando ha intrapreso gli studi in Industrial e Visual Design all’Università degli Studi di Firenze.

L’evoluzione di Michy Mat

E’ questo il nome di Michela sui social @michymat. Nick name che è diventato anche il suo marchio di fabbrica. Marchio di lavori grafici realizzati per i suoi committenti o di lavori fotografici artistici realizzati per passione.

graphic designer michymat work
Uno dei lavori grafici di Michela che potete trovare sul suo profilo @michymat

“Dopo i miei studi universitari ho iniziato a lavorare in un’agenzia pubblicitaria. Successivamente un pò per curiosità e un pò per l’amore che nutro nei confronti del tema ambientale mi sono cimentata nelle scienze gastronomiche. Ma è stato con il progetto di mio fratello e della sua compagna – Laboratorio Sugo – che ogni mia energia è stata di nuovo risucchiata per la creazione di grafiche e contenuti dediti alla comunicazione del brand e del prodotto. Un ritorno alle origini con cui ho dimostrato a me stessa che la mia passione per il visual è molto forte.”

Il lavoro da freelancer

Il lavoro del Grafico è un mestiere che attualmente potremmo definire superato. Prima era colui che traduceva ciò che il progettista aveva in mente, adesso invece ci sono i designer, figure più complesse. Freelancer che lavorano sulla progettazione stessa e sulla visualizzazione della comunicazione. Cosa fa? Sviluppa un’idea in risposta ad un esigenza, che può essere creativa o un bisogno aziendale. Lavoro molto anche con i liberi professionisti che vogliono creare profili per mostrare il loro lavoro ai potenziali clienti. Ora come ora lavorare come freelancer designer significa operare a 360° sulla comunicazione, con target, richieste e risposte sempre differenti”.

graphic designer laboratorio sugo
Un esempio di grafica con il logo realizzato da Michela per il progetto @laboratoriosugo

Il freelancer non è altri che il libero professionista. Michela ha inquadrato bene quanto il suo lavoro sia un lavoro in continua evoluzione. Essere un freelancer significa lavorare da solo o in team realizzando collaborazioni e partnership. Nel mondo dei graphic designer (come nel mondo dei blogger, dei social media manager e di tutti coloro che si occupano di comunicazione) significa dare spazio e libero sfogo alle proprie idee creative sperimentando linguaggi sempre nuovi.

Questione di stile

Dicevamo che con il tempo Michela ha creato il suo stile. Visitare il suo profilo Instagram significa immergersi nella sua mente creativa, nel suo mondo. Ma com’è nato il suo marchio di fabbrica tra foto e collage? “Io opero da sempre con istinto e con spontaneità. Con il tempo chi mi segue mi ha fatto notare che ho creato un mio stile che mi differenzia dagli altri. Forse tutto sta nascosto anche un pò nel mio carattere. Non sono statica, né fredda. Mi piace la materia, il colore; mi piace mixare tante cose.”

Per Michela non esiste un unica strada da percorrere quando si tratta di comunicare ed esprimersi. “Esattamente. Ci sono tante vie che alla fine si collegano tra di loro. Mi definirei per questo “analogica”. Mi ispiro alle copertine degli album musicali di una volta, a quelle dei magazine di ieri e di oggi, insomma un viaggio senza fine nell’editoria del passato che alla fine è sempre molto contemporanea.”

Durante la diretta di #connesse di ieri, Michela ha messo in luce il significato e l’importanza del Visual. In particolare si è parlato dell’importanza dello studio di un logo da un punto di vista grafico e di come i brand si interfacciano con la figura professionale del graphic designer alla ricerca di una loro identità visiva.

graphic designer michymat connesse
Michela per il progetto #connesse di Giulia del Rosso

“In molti sottovalutano che al giorno d’oggi, con i social che regnano nel mondo delle vendite, non si può semplicemente proporre una propria idea in maniera asettica. E’ importante trovare la chiave di lettura giusta e l’immagine giusta per arrivare al proprio target di riferimento e fidelizzarlo. Dietro a questo c’è uno studio costante e tanta comunicazione”.

Cosa vuol dire per te connessione?

La connessione che mi piace di più è l’intersezione, ovvero quando si trova uno o più punti in comune con altri. Si crea connessione quando è possibile un punto d’incontro, anche tra utenti, persone, oggetti che apparentemente non stanno bene insieme, ma che sotto sotto hanno qualcosa in comune.”