Oggi parliamo di un argomento a me molto caro: la fotografia. Ne parliamo con Fiorella Vair una fotografa e docente di fotografia, conosciuta per il suo Onirica tour e le sue foto artistiche.
Fiorella Vair: storia di un’artista fotografica
Conosciamo insieme questa fantastica artista, con cui mi piacerebbe lavorare un giorno a qualche progetto. Come nasce Fiorella la fotografa e come si trasforma nell’artista?

“Credo che sia sempre andato tutto a braccetto. All’inizio avevo 16 anni e una compattina Sony regalata per il compleanno da mio papà: ero la ragazza più felice del mondo. Scattavo di tutto, ma sotto sotto le basi che mi hanno portata a essere quello che sono vi erano già: volevo e sognavo un mio personale mondo creativo. I libri che leggevo, le musiche che ascoltavo, e che tutt’ora guardo e ascolto. Insomma, una mescolanza, un mix davvero letale che mi ha portata qui, ovvero a creare il mio mondo che è al confine tra la realtà e il sonno. Volevo e voglio ispirare e riuscire a portare in immagini il mio inconscio, la mia paura, le mie magnifiche debolezze, e i miei errori. Devo davvero tanto ai miei genitori.”
Fiorella è anche docente…
Ho chiesto a Fiorella che cosa c’è di diverso nei suoi corsi e workshop. Lei mi ha risposto in un modo autentico, che mi mette voglia di frequentare per la prima volta un corso di fotografia (ho sempre scattato a caso e seguito tutto ciò che è arte fotografica, ma non ho mai pensato di imparare a scattare davvero!).


“È nato tutto da un’idea. Io non volevo salire in cattedra e pomposamente insegnare la giusta via, perché di strade “giuste” ce ne sono a centinaia quando si parla di fotografia. Un po’ come andare in montagna dove ci sono vari sentieri, che portano sempre e comunque da qualche parte. I miei workshop sono amicali: ti suggerisco delle strategie per tirar fuori la tua personale voce, e cerco di aiutarti e coinvolgerti in un percorso davvero ingarbugliato. Ti insegno delle tecniche di scatto, e di post-produzione, ma quello che è importante è che non voglio creare copie di me, ma persone indipendenti che sappiano portare a casa un lavoro proprio, con strumenti nuovi appresi, per migliorare la propria produzione.”
Parliamo di Fiorella Vair e Onirica
Parliamo adesso dei tuoi workshop a tema sonno, sogno e mondo dell’onirico (tema a me molto caro affrontato nella rubrica “Viaggio dentro” su UAU MAGAZINE – la rubrica si concluderà questo mese con un articolo sul viaggio della mente). Come nasce l’idea del Workshop Onirica e cosa devono aspettarsi i partecipanti?
“L’idea è nata dalla voglia di portare un po’ di fotografia concettuale a spasso per l’Italia, di portare un piccolo semino di creatività e di condivisione. I miei allievi si devono aspettare due giorni di creatività e di scoperta.”
Fiorella Vair e le sue Wonderland Women…
Ovvero, la mia domanda di rito! Ho chiesto a Fiorella di indicarmi 3 donne con un sogno realizzato o da realizzare, o in via di realizzazione.
Lei parte con la mia prima Wonderland: Francesca Nerozzi. “Si, parto con lei perché ha avuto coraggio e fiducia verso di me e sta facendo un lavoro stupendo sia come attrice nel cinema che come insegnante nel mondo dello sport.”
E poi… “E poi mia mamma! Che mi ha scelto, amata, e coltivata a pane, calcoli, ma tanta fantasia. Infine, ti segnalo Francesca Woodman: fonte sempre di grande ispirazione per me e il mio lavoro.”
Commenti recenti