Oggi parliamo d’arte. Iniziamo la settimana con un’intervista ad una fiorentina D.O.C che ha fatto della sua passione per l’arte un lavoro ed ha iniziato a mostrare questo lavoro sui social. Benvenuta in Wonderland a Elizatour.

Chi è Elaizatour?

“Mi presento: sono Elisa, una fiorentina aperta e socievole, che adora viaggiare. Tra le mie più grandi passioni c’è anche la comunicazione. In particolare mi piace intrattenermi con persone di altre nazionalità e cultura.”

Elisa è un’amante dell’arte. “Il mio amore per l’arte comincia alle superiori: ho frequentato un istituto a indirizzo linguistico e turistico, ma fortunatamente c’era storia dell’arte e io mi sono perdutamente innamorata. In un certo senso sono sempre stata una guida turistica, ho sempre avuto il desiderio di mostrare il meglio della mia città agli amici di fuori città che venivano a trovarmi. In più la mia inclinazione a parlare lingue straniere, mi ha portato a fare la professione che ho sempre sognato.”

elaizatour
Elisa è una guida turistica sprint e social. La trovate su Instagram con il nick @elaizatour

Neanche a dirlo, la città natale di Elisa – Firenze e tutta la Toscana – si presta bene al progetto di vita della giovane Cicerone. “La mia città e tutta la bellezza che offre occupano un posto speciale nel mio cuore, ma rimango affascinata e apprezzo tantissimo anche la magnificenza delle altre città. Sono stata capace di stare 6 ore al Musée d’Orsay ad esempio, o 1 ora davanti i Coniugi Arnolfini a Londra. Quando viaggio, le visite ai musei sono una componente fondamentale.”

Come Elaizatour diventa social?

“Diciamo che da sempre riconosco la potenza dei social. Il mio “entrarci” nasce principalmente dal mio bisogno di comunicare, prima ancora che di promuovermi. Ho sempre desiderato poter parlare di me, di ciò che amo, di quello che vedo di bello e che vorrei che tutti potessero conoscere. Questo mi porta a parlare di arte sui social.”

Questa idea di Elisa sta diventando virale. Molti altri profili infatti sono sulla stessa linea del suo e finalmente l’arte inizia ad occupare un posto importante anche nell’etere di internet, non solo come mero sito online in cui poter prenotare visite guidate o vedere le opere da uno schermo.

“L’idea dei profili come il mio è quella di non sovraccaricare lo spettatore di informazioni, ma anzi di portarlo gradualmente ad amare ciò che vede sui social per poi poterlo vedere anche dal vivo.”

L’esperienza di #CONNESSE: come la rete social incentiva l’arte

“L’intervista per Giulia del Rosso con #connesse mi ha stupito e reso felice. Come dicevo prima, non è l’auto-promozione che mi muove, ma sono molto contenta quando vedo che ciò che faccio può essere considerato interessante o essere fonte di ispirazione.”

Il punto di forza di Elisa è quindi la sua capacità comunicativa, infatti molte delle recensioni ai suoi tour sono dedicate proprio alla sua personalità coinvolgente.

Elaizatour e il museo virtuale

“Delle visite virtuali posso dire che hanno preso campo a causa dell’immobilità che ci è stata imposta con la pandemia. Anche se non è come vedersi le opere dal vivo, è incoraggiante vedere che molte persone hanno avuto anche in tempo di covid la necessità della ricerca del bello tramite fonti alternative.”

La domanda a questo punto è “Sostituiranno le visite dal vivo?”

“Non possono e non dovranno sostituire l’emozione di respirare dal vivo un’opera d’arte. Il brivido di trovarsi di fronte ad un originale che si è sempre e solo visto sui libri non sarà sostituito da nessuna visita virtuale!”

Anche perché il vero viaggio non è solo arte ma anche i sapori, i cibi diversi, le culture lontane a volte incomprensibili, i rumori e le luci. Tutto insieme creano un’esperienza insostituibile. Sappiamo già però che non cesseranno le lezioni virtuali, perché permettono di approfondire alcuni argomenti che in presenza non possono essere propriamente e/o totalmente trattati. “Non solo, la visita tramite lo schermo permette di mostrare particolari in foto che di persona spesso non si vedono. Quindi coesisteranno entrambe le opzioni.”

Come la nostra Elaizatour, auspico che l’arte possa essere fruibile sempre di più in opzioni diverse. “Anche le visite didattiche per i ragazzi dovrebbero ripartire a breve. Sarebbe un vero peccato continuare a privarli di questa esperienza, altamente formativa.”