Magari non siete di Pistoia e la storia che sto per raccontarvi non vi interessa. Magari, invece siete appassionati come me di cose curiose, legate ai borghi medioevali. Se appartenete alla seconda categoria, eccovi la storia del Bastione Ambrogi di Pistoia.
Che cos’è un Bastione?
Il vocabolario ci dice che si tratta di un’opera muraria creata a scopo difensivo, tipica dell’epoca medioevale, la cui struttura consistente in un terrapieno contenuto in un perimetro poligonale di grosse muraglie. La parete esterna risulta costituita da una parte inferiore a scarpata e da una superiore verticale.

Il quadrilatero delle prima mura pistoiesi è costituito da 3 bastioni e una fortezza. La Fortezza in questione è la Fortezza Santa Barbara e presto mi piacerebbe dedicarle un articolo perché anch’essa nasconde storie e segreti intriganti. Tornando ai bastioni, parlerò nello specifico di quello che conosco meglio perché fa parte del mio rione di nascita: Porta Lucchese.
Rioni e diverbi
Farei a questo punto una piccola parentesi sui rioni. Vi ricordate la storia curiosa che vi ho raccontato ad agosto dedicata al nostro santo patrono Jacopo?
Al giorno del santo è legata anche la Giostra dell’Orso. Alla giostra sono legati i 4 rioni della città e le loro rivalità interne. Mi limiterò ad elencarveli, senza scendere nei particolari: a Pistoia ci sono Cervo Bianco (Porta Lucchese), Drago (Porta Fiorentina o Fortezza Santa Barbara), Grifone (Porta al Borgo) e Leon D’oro (Porta San Marco). Tipo le case di Harry Potter!
Bastione Ambrogi, il mio rione
Per molti anni, durante i festeggiamenti per la Giostra dell’Orso e per San Jacopo ho sfilato nel corteo storico del Cervo Bianco e la partenza e il ritorno erano sempre il Bastione Ambrogi.
Per me quel posto ha qualcosa di magico e di fatti, come tutte le altre porte, è stato il punto di snodo tra chi entrava ed usciva dalla città dal Feudalesimo in poi.
Nell’epoca moderna è stato per anni sede del cinema all’aperto, per poi soffrire un lungo periodo di abbandono, in cui veniva utilizzato solo come punto di appoggio per le ricorrenze storiche di cui parlavamo prima.
Oggi il Bastione Ambrogi è un luogo di socialità e divertimento
Per fortuna il periodo di degrado di questo edificio storico si è concluso con la riapertura al suo interno di un ristorante con annesso parco giochi per bambini.

Adesso che l’emergenza covid sembrerebbe rientrare e le scuole sono riaperte, lo staff del Bastione ha deciso di organizzare alcuni eventi per bambini dedicati all’educazione motoria, con laboratori creativi legati anche alla sfera psicologica e all’esperienza senza tralasciare la classica animazione.
L’Allegro Bastione
Parte infatti questo sabato e domenica L’Allegro Bastione. Una sorta di Paese dei Balocchi in cui i bimbi potranno divertirsi ed imparare a gestire il proprio corpo nello spazio con esperti del settore educativo e dell’animazione.
In particolare mi concentrò sul parlarvi dei laboratori della psicologa e psicoterapeuta Anastasia Pelliccia, perché sono la vera novità di questi eventi per bambini realizzati al Bastione Ambrogi.

Anastasia è un’amica e una professionista del settore, per questo posso dire con certezza che i laboratori studiati da lei saranno di grande aiuto non solo per i bambini, ma anche per le famiglie.
Cosa farà Anastasia
Quello di Anastasia sarà un laboratorio esperienziale in cui i bambini potranno provarsi, divertirsi ed al contempo esprimere le proprie emozioni e sensazioni attraverso il comportamento verbale e non verbale, sviluppando la creatività e il proprio modo di fare e di essere.
“Lo spazio che vivono in quel momento – spiega Anastasia – diventa un luogo di confronto, di condivisione, di convivenza, di cooperazione con i pari.”
Un momento ludico e social
L’idea di Anastasia è quella di costruire una coscienza sociale nei bambini, lasciandoli divertire ognuno a modo proprio, influenzandosi a vicenda nel momento in cui condividono uno spazio comune.
A pensarci bene è anche in linea con la storia del bastione: un posto in cui stare al sicuro, scambiare idee e oggetti. Porta Lucchese e il suo bastione sono stati nei secoli un punto di riferimento per la comunità cittadina pistoiese e per quella che veniva da fuori e voleva raggiungere il centro.
Chissà quante storie avrebbero potuto raccontare l’arco e le sue torri se non fossero stati abbattuti.
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