Sapevate che ognuno di noi in base al tono della propria pelle dovrebbe scegliere determinati colori da indossare per make up e abbigliamento? Lo so cosa state pensando: ma come faccio a capire quali sono i miei colori? Semplice, basta imparare i principi base dell’Armocromia.
Che cos’è l’Armocromia?
E’ una disciplina che ha come oggetto lo studio del colore con l’obiettivo di valorizzare l’immagine, con particolare attenzione per il viso delle persone.
Lo studio dei colori nasce alla fine degli anni ‘30 con la nascita del cinema a colori ed è stato poi teorizzato da Johannes Itten, artista svizzero e professore presso la Bauhaus School of Art in Germania. Itten per aiutare gli studenti del suo corso di ritrattistica raggruppò i colori in insiemi corrispondenti alle tonalità delle stagioni, mettendole in relazione al colore dell’incarnato, degli occhi e dei capelli del soggetto che veniva ritratto.
Su cosa si basa l’armocromia?
Ciascuno di noi ha dei colori naturali che ci rendono unici ed esaltano la nostra bellezza, reagendo in modi diversi a seconda delle tonalità a cui vengono abbinati. L’armocromia è la disciplina attraverso la quale si studia la persona e si trovano questi colori.
Grazie al cosiddetto “test dei colori” è possibile determinare un gruppo di colori che hanno la capacità di far apparire volto e figura al meglio. La bellezza dipende fortemente dal colore che si indossa: ogni aspetto della vita è dominato dal colore ed esistono tonalità che, a seconda dello specifico accostamento di occhi, capelli, pelle, sono più o meno adatte a te.
Come ho scoperto l’armocromia
Sono anni che ne sento parlare ma ultimamente ho avuto la possibilità di scaricare gratuitamente un freebie dedicato all’argomento edito dalla consulente d’immagine Alessandra Ragusa e dalla grafica ed illustratrice Valentina Barrile (in arte wonder.valy).

Queste due creative digitali hanno creato un pdf in cui si spiega come e perché utilizzare l’armocromia e grazie a questo contenuto ho capito molte cose interessanti sul mio tono, ma non solo.
Di che stagione sei?
L’armocromia lavora sulle 4 stagioni. Infatti, durante l’analisi del colore (da farsi rigorosamente dal vivo affiancando drappi colorati al viso struccato per vedere la reazione della pelle), si prenderanno in considerazione le seguenti variabili che nell’insieme ci daranno la definizione delle quattro stagioni.
- Il sottotono che sarà caldo, in presenza di una carnagione dorata o ambrata, o freddo, se abbiamo un colorito lunare o olivastro.
- Il valore, alto in presenza di colori chiari e basso in presenza di colori scuri.
- Il contrasto che sarà alto o basso, a seconda che il nostro mix cromatico abbia elementi dal valore chiaro e scuro mixati oppure basso se saranno tutti piuttosto chiari o piuttosto scuri.
- L’intensità, che potrà andare da bassa ad alta. Sarà bassa quando i nostri colori saranno piuttosto omogenei, mentre sarà alta in presenza di elementi di brillantezza, come occhi brillanti, colori scuri e contrastati, pelle particolarmente radiosa, capelli naturalmente lucidi.
Io dovrei essere primavera
E’ la mia stagione per natura (visto che sono nata il 5 maggio) e a quanto pare anche i miei colori sono i colori della primavera. Ovviamente mi baso su ciò che ho letto nella piccola guida di Alessandra e Valentina perché per essere sicuri dell’analisi ci si dovrebbe sempre affidare alle esperte come loro e fare una consulenza dal vivo.

Gli elementi della primavera sono:
- Pelle chiara, tendente all’avorio (nella foto non ho né fondotinta né blush)
- Labbra color pesca o albicocca (nella foto sono truccata con un rossetto rosso, ma al naturale le mie labbra sono così)
- Capelli chiari, dorati, tendenti al rosso (la mia base è un biondo cenere, lo potete notare dalle sopracciglia)
- Occhi color acquamarina, con una leggera pagliuzza all’interno, tendenti al verde
Il mio è un sottotono caldo
Una volta scoperta la propria stagione, si scoprono anche i colori che maggiormente ci stanno bene e ci valorizzano. Nella guida introduttiva all’armocromia di Alessandra e Valentina, ho scoperto che ci sono anche i sottotipi della stagione, ognuno dei quali ha un colore di riferimento.
Per la primavera ce ne sono 4: assoluta, warm, light e bright. Io dovrei essere una primavera light, ovvero quella che contraddistingue persone di carnagione chiara, che però si abbronzano facilmente e tendono al dorato. Il colore principe è il turchese e le sue varianti e l’esempio che pongono come modello è Charlize Theron (non male insomma, ahahahah).

In conclusione consiglio a tutti di interessarsi a questa curiosa disciplina che ci aiuta a capire cosa ci valorizza e ci fa stare bene non solo con gli altri ma anche con noi stessi. La cura dell’occhio spesso è anche la cura per l’anima.
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